LO ZAINO-VALIGIA

Se fai un viaggio lungo sia leggero il tuo bagaglio:
sarai meno stanco e più disposto ad accogliere ciò che ti sarà donato ogni nuovo giorno.
(Ezio Bianchi)

Lo zaino-valigia

Mettendo insieme i vantaggi della valigia (apertura dall’alto e sistemazione ordinata del carico, forma regolare) con quelli dello zaino (comodità di trasporto, mani libere, leggerezza e robustezza), lo zaino-valigia è senza dubbio il bagaglio più versatile ed efficiente da utilizzare nei viaggi misti o combinati, quei viaggi itineranti, dove ci si sposta spesso, magari con vari mezzi di trasporto.

E’ un attrezzo i cui vantaggi superano di gran lunga quelli dello zaino e della valigia rigida e al quale ci si affeziona come ad un fedele compagno di viaggio.

Per me è stato così con il mio PATAGONIA MLC, uno zaino-valigia che ha le dimensioni del bagaglio a mano e permette di sfruttare tutto lo spazio a disposizione, che mi è stato sufficiente anche quando ho fatto il mio giro del mondo in 35 giorni, toccando varie località e climi. Semplicemente perfetto.

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IL TROLLEY

Chiunque abbia bisogno di più di una valigia è un turista, non un viaggiatore.
(Ira Levin)


Il trolley

Se proprio non si riesce a fare a meno della comodità del trolley anche in un viaggio avventura, bisogna almeno avere l’accortezza di dotarsi di un attrezzo il più robusto possibile, morbido nella parte superiore e impermeabile,

La migliore scelta in questo campo è senz’altro la linea ROLLING THUNDER di The North Face, nelle varie dimensioni, 19 (cabina), 22, 30 (il più versatile) e 36.

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IL BORSONE

Il borsone

E’ un contenitore, generalmente di forma cilindrica di varie dimensioni, di tela gommata impermeabile e resistente che si usa generalmente per il trasporto di attrezzatura. I migliori sono dotati di spallacci e tracolla per agevolare il trasporto. I modellli più grandi sono disponibili anche in versione con ruote. Poco adatto all’abbigliamento, va benissimo ad esempio per gli scarponi da sci o i piumini da trasportare in settimana bianca.

Per i trasporti ingombranti il mio preferito è il classico BASE CAMP DUFFLE, taglia L o XL prodotto da THE NORTH FACE. Praticamente indistruttibile, il più usato nelle spedizioni alpinistiche.

Per le dimensioni più piccole, diciamo tipo borsone da palestra, mi piacciono di più i LIGHTWEIGHT BLACK HOLE DUFFLE di PATAGONIA, più leggeri e morbidi e richiudibili nella loro tasca interna.

Un altro borsone di questa categoria, bellissimo e ancora più versatile per la presenza di tasche laterali, è il CARGO HAULER di EAGLE CREEK, un produttore americano che ha sfornato questo bellissimo attrezzo, che consiglio nella dimensione 60 L per la sua adattabilità ad ogni situazione.

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Il bagaglio

Se fai un viaggio lungo sia leggero il tuo bagaglio:
sarai meno stanco e più disposto ad accogliere ciò che ti sarà donato ogni nuovo giorno.
(Ezio Bianchi)

Il bagaglio

Ci sono vari tipi di bagaglio, come ci sono vari tipi di viaggi e di esigenze.

Per partire con l’agenzia di viaggi per una settimana da trascorrere in un resort di lusso sul mare va certamente bene una valigia rigida, ma queste situazioni ci riguardano poco.

In altre situazioni è indispensabile poter scegliere tra borsone da carico, trolley, zaino-valigia e zaino.

Come scegliere i borsoni da viaggio


Come scegliere il trolley


Come scegliere lo zaino-valigia


Come scegliere lo zaino da viaggio e da trekking


Sacchiletto

Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone.

(John Steinbeck)

Sacchiletto

La scelta di un saccoletto è sempre piuttosto delicata. Nella mia lunga esperienza in negozio, ho sempre avuto domande del tipo: vorrei un saccoletto fresco d’estate e caldo d’inverno, che non ingombri e non costi troppo. Con questo articolo cerco di spiegare cosa bisogna fare per poter comprare un saccoletto, da Decathlon, su Amazon o in un negozio specializzato senza temere di sbagliare acquisto.

Innanzitutto bisogna sapere riconoscere le caratteristiche del sacco a pelo.

TERMICITA’: sui sacchi sono presenti varie cifre che la indicano. Viene stabilita con dei protocolli approvati a livello europeo (che non tutte le marche riconoscono) e determinano a che temperatura quel sacco è funzionale, quando un utente standard indossa solo un intimo tecnico. E’ indicata generalmente con quattro cifre:
la temperatura massima (non ci interessa, perchè se fa caldo basta aprire il sacco e dormirci sopra!); la temperatura estrema (qui è importante non farsi ingannare, perchè questa indica la temperatura minima alla quale il sacco protegge dal congelamento, cioè non ci si muore, ma certo non si dorme!). Quella che interessa è la temperatura di confort, indicata da due cifre, generalmente la più bassa per i maschietti, la più alta per le femminucce che sono più freddolose.

IMBOTTITURA: piuma d’oca o sintetico…I sintetici odierni (fibre cave, primaloft ecc…) hanno raggiunto livelli qualitativi di eccellenza e sono resistentissimi all’umidità, si asciugano in fretta e tengono caldo anche se bagnati, ma non hanno ancora la capacità di espellere l’aria e di comprimersi come la piuma e il piumino d’oca, che peraltro sono più delicato.

Per riconoscere la qualità della piuma fare attenzione sempre al CUIN, acronimo di CUbic INches, che indica quanto la piuma si gonfia in un determinato periodo di tempo dopo che è stata compressa. Più alto è il CUIN, migliore è la qualità della piuma. I sacchiletto migliori vanno dai 650 CUIN in su, fino agli 800 di alcuni sacchi da spedizione di qualità (e prezzo) elevatissimi (es. THE NORTH FACE). I CUIN sono generalmente indicati sulla custodia, ma se così non fosse si può ricorrere ad un’altra informazione importante, cioè il rapporto tra piuma e piumino. Ad es. la scritta 80/20 significa che l’imbottitura di quel sacco è composta da piumino (preso sulle ali e sul ventre dell’oca dunque più leggero e caldo) per l’80% e da piuma (più pesante) per il 20%. I sacchi migliori arrivano ad un rapporto 95/5. Va da sè che le piume di anatra (ancora qualcuno le usa) sono più pesanti e meno calde, dunque di minor qualità.

La qualità dell’imbottitura determina il PESO e l’INGOMBRO di un saccoletto, elementi importantissimi se dobbiamo impacchetare uno zaino e prtarci l’attrezzatura in spalla per tanti chilometri.

Ovviamente il peso è funzione anche della qualità del tessuto esterno che,  se è sottile, resistente e di trama molto fitta per non fare uscire le piume, come il nylon pertex, alleggerirà molto il tutto, rispetto ad esempio ad un nylon tradizionale o addirittura al cotone(utilizzato solo nei sacchi da camper).

La FORMA, a mummia o a coperta (più larga in fondo). Non fatevi illusioni: neanche in un sacco a pelo a coperta si potranno allargare le gambe come nel metrimoniale di casa, anche se c’è un pò di spazio in più. Ma più spazio significa anche maggiore dispersione di calore, maggiore ingombro, maggior peso. dunque il mio consiglio è: imparate a dormire in un saccoletto, girandovi assieme ad esso e optate per una forma a mummia, e lasciate i sacchi a coperta a chi viaggia in camper, dove le esigenze sono diverse.

Saccoletto Colibrì – Ferrino

Infine il PREZZO.

La regola fondamentale è questa: se aumenta la termicità e diminuisce il peso, allora aumenta il prezzo. Quindi, se vogliamo diminuire il prezzo bisogna rinunciare alla termicità o alla leggerezza.

Adesso possiamo tranquillamente scegliere il nostro saccoletto tra i tanti che ci vengono offerti, online o dal vivo, tenendo innanzitutto presente quale

utilizzo dobbiamo farne PREVALENTEMENTE, perchè non esiste un attrezzo che vada bene per tutto. Dunque se vogliamo utilizzarlo per viaggiare, magari in paesi caldi e/o tirarlo fuori quando non ci sono lenzuola (oppure ci sono ma è meglio non utilizzarle), è bene orientarsi su un sacco leggero, in sintetico o piuma, a coperta, con temperature confort che possono partire da 10°C in sù. Per questo utilizzo va benissimo il vecchio COLIBRI’ di FERRINO, che è giusto uno step sopra il saccolenzuolo.

Se si vuole invece un sacco che vada bene anche quando la temperatura cala, ma si deve privilegiare la leggerezza e la compattezza, giusto per viaggiare anche in inverno o andare con lo zaino per rifugi in estate o autunno, allora direi che la linea ED PLUS di CAMP è attualmente un passo avanti agli altri come rapporto qualità/prezzo.

Per la montagna, dobbiamo salire di livello e passare a sacchi in piuma (più leggeri) o in sintetico (se ci proponiamo di bivaccare all’aperto) che abbiano una temperatura di confort compresa tra -5° e 0° C. In questo segmento trovo ottimi i sacchi della linea DENALI di CAMP. Ma se siete votati all’avventura e pensate di bivaccare anche all’aperto, date anche un’occhiata alla linea FUSION HYBRYD di SALEWA, ottimi sacchi con la parte inferiore in fibra sintetica (per proteggere dall’umidità) e la superiore in piumino 650 CUIN per maggiore comprimibilità e confort.

Abbigliamento da viaggio

Il viaggio non finisce mai, solo i viaggiatori finiscono

(Josè Saramago)

Guida all’acquisto dell’abbigliamento da viaggio

Perchè il principio dell’abbigliamento a”cipolla”rimane sempre il più valido per preparare il proprio bagaglio?

Qui di seguito trovi la nostra selezione delle migliori proposte di abbigliamento e calzature per viaggiare.

Come scegliere lo strato base


Come scegliere lo strato esterno


Come scegliere camicie e gilet da viaggio


Come scegliere i pantaloni da viaggio


Come scegliere le scarpe per viaggiare


Come scegliere i sandali per viaggiare


GUIDA ALLA SCELTA DELL’ATTREZZATURA DA VIAGGIO

Il viaggio è un bagno di umiltà: ti rendi conto di quanto è piccolo il luogo che occupi nel mondo.
(Gustave Flaubert)

Dopo molti anni e molti viaggi in cui partivo con un grande zaino e tornavo a casa con almeno metà delle cose inutilizzate, ho cominciato a razionalizzare le mie scelte e a ragionare di più sulla composizione del bagaglio.

Lo scopo finale è quello di avere un bagaglio minimalista, leggero e compatto, con il quale si può far fronte a tutte le condizioni climatiche e le situazioni che prevederemo di incontrare nel nostro viaggio. Poche cose e tutte necessarie. Ci dovremo equipaggiare dunque con abbigliamento a strati versatile, leggero e confortevole e con un’attrezzatura che sfrutti la tecnologia più recente per avere più prestazioni con meno peso. Ovviamente, una volta individuato l’indispensabile, ognuno è libero di trascinarsi dietro anche altre quattro valigie con dentro tutto ciò che preferisce. Il nostro scopo è aiutarvi a capire ciò di cui non si può fare a meno.

Io sono arrivato ad un buon punto, se è vero che riesco sempre a partire con il solo bagaglio a mano (sempre che non si tratti di viaggi che richiedono un’attrezzatura particolare, ad es. trekking, campeggio, ecc…). Sono partito con il solo bagaglio in cabina anche quando ho fatto il mio giro del mondo con i famosi biglietti RTW (Round The World) e in quel caso avere avuto uno zaino estremamente leggero mi è stato di grande aiuto…

Ho però ancora spazi di miglioramento, perchè ogni volta vedo che avrei potuto fare a meno di una t-shirt, un paio di calzini o di qualcos’altro…la mia ambizione è quella di partire per un lungo viaggio con solo un marsupio e i pantaloni con le tasche laterali…

In questa sezione ho cercato di riassumere la migliore attrezzatura da viaggio che sono riuscito a trovare e testare, e ve ne rendo conto. Ovviamente sono graditissimi i vostri commenti e le vostre segnalazioni.

La nostra migliore attrezzatura per viaggiare leggeri

Il bagaglio

Ci sono vari tipi di bagaglio, come ci sono vari tipi di viaggi e di esigenze.

Per partire con l’agenzia di viaggi per una settimana da trascorrere in un resort di lusso sul mare va certamente bene una valigia rigida, ma queste situazioni ci riguardano poco.

In altre situazioni è indispensabile poter scegliere tra borsone da carico, trolley, zaino-valigia e zaino.

L’abbigliamento

L’abbigliamento da viaggio deve essere comodo, leggero, traspirante, caldo o fresco a seconda delle stagioni, deve asciugarsi in fretta e non avere bisogno di essere stirato. Deve avere una vestibilità comoda per non intralciare ei movimenti, dunque i tessuti elasticizzati sono da preferire. Negli ultimi anni la tecnologia delle industrie tessili ha fatto passi da gigante, mettendo a punto sempre nuovi trattamenti per le fibre sintetiche, le cui prestazioni hanno in molti casi raggiunto e superato le fibre naturali.