La Canapa
La Canapa è una fibra prodotta con il fusto della cannabis sativa. Usata da lunghissimo tempo per la produzione di cordame, sacchi, carta ed altro, la canapa tessile è un tessuto estremamente ecologico e rispettoso dell’ambiente.
Ma perchè la canapa è amica dell’ambiente ed il cotone no?
E’ facile rispondere a questa domanda. La canapa, a differenza del cotone, ha una altissima resa per ettaro (produce il 250% di fibre tessili in più rispetto al cotone e il 600% rispetto al lino); crescendo rapidamente non attira parassiti e non ha dunque bisogno di pesticidi e antiparassitari inquinanti; le sue radici che penetrano oltre i tre metri di profondità proteggono il terreno dal deflusso; infine la sua coltivazione non esaurisce il suolo, anzi aggiunge materia organica al terreno e lo aiuta a mantenere l’umidità consumando anche poca acqua.
Ma anche la produzione del tessuto aiuta, poichè avviene in via esclusivamente meccanica, senza l’utilizzo di alcuna sostanza chimica inquinante.
Il risultato è un tessuto che, grazie anche ai progressi tecnologici degli anni ’80, è piuttosto morbido e brillante, oltre ad avere grandissimi vantaggi:
- è uno dei tessuti più ecologici al mondo. La sua coltivazione non richiede sostanze chimiche, controlla l’erosione del terreno e produce ossigeno. È una risorsa rinnovabile che può essere coltivata in appena 100 giorni ed è la fibra più versatile al mondo oltre ad essere biodegradabile.
- ottima per l’estate, protegge dal caldo perché molto traspirante ed è consigliata per climi caldi e umidi poiché resiste alla muffa e assorbe prontamente l’umidità;
- la resistenza alla trazione è otto volte superiore a quella del cotone. La canapa è un tessuto eccezionalmente resistente.
- protegge dal sole grazie alle sue qualità di riflesso contro i raggi UV;
- a contatto con la pelle può dare la sensazione della flanella, seppure possa sembrare un pò rigido e graffiante diventa progressivamente più morbido dopo alcuni lavaggi;
- è ipoallergenica e non irritante per la pelle, antibatterica naturale;
- non restringe e non scolora;
- assorbe bene l’umidità;
- asciuga molto in fretta.
Peraltro presenta alcuni svantaggi che ancora le impediscono di affermarsi con maggiore forza nel campo della produzione di abbigliamento outdoor:
- raggrinzisce facilmente e può sembrare alquanto rigida. L’ideale è scegliere un tessuto miscelato – ad esempio con cotone organico – per ottenere un tessuto più morbido e piacevole al tatto;
- il costo di lavorazione è ancora molto alto, di gran lunga superiore a quello di cotone e lino.
Nell’outdoor l’utilizzo della canapa è ancora limitato, ma la sue eccellenti capacità di termoregolazione e la sua estrema sostenibilità ambientale, hanno indotto Patagonia, da sempre l’azienda più attenta al rispetto dell’ambienbte, a realizzare sia capi in 100% canapa che in combinazione con altre fibre, come poliestere riciclato, cotone organico e spandex.
Manutenzione
LAVAGGIO:
Per mantenere intatte le caratteristiche di resistenza è meglio lavare la canapa delicatamente in acqua fredda e asciugare all’aria il capo il più spesso possibile. Per ammorbidire i capi, invece meglio usare la lavatrice, perchè la canapa tende ad ammorbidirsi in seguito a lavaggi e usi frequenti. Per velocizzare il processo, si può usare lavatrice e asciugatrice con il ciclo delicato.
Aggiungere circa 250 ml di aceto bianco nel ciclo di risciacquo aiuta a rimuovere tutte le tracce di sapone e ammorbidsce la fibra. L’aceto elimina anche gli odori, lasciando un piacevole profumo di pulito (l’odore di aceto svanirà dal capo una volta asciutto).
Se l’articolo ti è piaciuto, ti chiediamo di mettere “mi piace” alla nostra pagina FaceBook. Grazie!